Il caso studio di Roberto: un sorriso ritrovato

Scopriamo assieme la storia di Roberto che si è rivolto al nostro studio per ripristinare il suo sorriso!

La visita

Roberto si è rivolto al nostro studio per una visita iniziale a causa della rottura di un premolare superiore di sinistra e anche per sapere come poter ripristinare il premolare perso dall’altro lato dell’arcata superiore.


Dopo aver eseguito un’accurata visita intra-orale e analizzato gli esami radiografici, abbiamo chiesto al paziente quale fosse la sua intenzione per quanto riguarda l’incisivo laterale superiore di sinistra, che presentava un morso inverso essendo completamente
spostato sul lato del palato.

L'analisi

Roberto ha risposto che pensava non ci fosse nulla da fare per quel dente, se non estrarlo. Inoltre, il dente rotto per il quale era venuto risultava essere irrimediabilmente fratturato e quindi era per forza da estrarre.


Al termine della visita, abbiamo preso le impronte delle arcate dentarie per poter creare i modelli necessari ad approfondire ulteriormente il caso e poterci consultare anche con la Dottoressa Pressacco, che in quel periodo era l’ortodontista dello studio.

La nostra

proposta

Dopo aver rivisto Roberto gli abbiamo spiegato il piano di trattamento che si poteva sviluppare in due fasi:
1. La prima fase prevedeva il ripristino della posizione corretta in arcata dell’incisivo laterale attraverso la terapia ortodontica.
Questo poteva essere effettuato utilizzando un apparecchio fisso o delle mascherine rimovibili Invisalign.
2. La seconda fase consisteva nella riabilitazione protesica, volta a ripristinare i denti dell’arcata superiore attraverso la creazione di due ponti dal canino al secondo premolare e la ricostruzione dei denti incisivi superiori con una tecnica additiva in composito.
Questo perchè i denti in oggetto presentavano un notevole consumo dal lato palatale oltre che una ridotta altezza.

Le 2 fasi del trattamento

Esistono 2 tipi di filo e la differenza riguarda la presenza o meno della cera:

FASE 1

Il primo passo che abbiamo affrontato è stato sottoporre il paziente a una terapia parodontale, che prevedeva la pulizia del tartaro sopra e sotto la gengiva, oltre a fornire istruzioni sull’igiene orale (affidata alle mani esperte della dottoressa Uliana Germana).

Non abbiamo proposto una terapia implantare per ripristinare i denti mancanti a causa della mancanza di osso necessario per posizionare gli impianti.

Inoltre, vi era la necessità di aumentare la dimensione verticale del paziente, che era stata persa a causa di una malocclusione e del bruxismo.

Il paziente ha scelto di sottoporsi a una terapia ortodontica con l’utilizzo di Invisalign. Durante il percorso terapeutico però, ci siamo resi conto che il paziente spesso dimenticava di indossare le mascherine, motivo per cui siamo dovuti passare a una terapia fissa tradizionale per garantire il successo del trattamento.
Prima
Dopo
Prima
Dopo
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Dopo

FASE 2

Dopo aver completato la fase ortodontica, abbiamo riesaminato il caso e abbiamo deciso di iniziare la riabilitazione protesica. Alla fine del tratamento, abbiamo consegnato al paziente un bite inferiore per evitare che il bruxismo sovraccaricasse la riabilitazione appena eseguita.

Il paziente si è dimostrato estremamente collaborativo nonostante abbia affrontato un piano di terapia complesso suddiviso in diverse fasi.

Roberto è rimasto estremamente soddisfatto del risultato raggiunto, soprattutto perché i suoi denti incisivi non sono stati limati per essere protesizzati. Abbiamo infatti utilizzato il nostro metodo C.A.R.E. in combinazione con le tecniche protesiche tradizionali.

Desideriamo ringraziare il nostro collaboratore, l’odontotecnico Franco Fabiani, per la sua preziosa collaborazione e attenzione.
Prima
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Dopo
Le immagini esemplificative dei casi prima/dopo sono da considerarsi a scopo puramente illustrativo, i risultati variano da persona a persona.
admin
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